sismici

Il termine sismici si riferisce a fenomeni legati al sisma e alle vibrazioni del terreno, tra cui i terremoti, le onde sismiche e la sismicità di una regione. In seismologia si distingue tra eventi naturali e attività sismica indotta dall'uomo.

L'etimologia proviene dal greco seismos, "scossa", con il suffisso -ico; la parola sismicità indica l'attività sismica.

La sismicità terrestre è principalmente provocata dal movimento delle placche tettoniche, che genera terremoti lungo le faglie. Può anche essere indotta dall'uomo, ad esempio mediante estrazione di risorse, iniezione di fluidi ad alta pressione o grandi impianti di rilascio di energia che modificano la roccia.

Le onde sismiche includono onde P, onde S e onde di superficie. I terremoti si misurano con la magnitudo, ad es. la magnitudo di momento Mw, e con l'intensità, valutata sulla scala Mercalli. Le reti sismiche e i sismografi registrano i movimenti del terreno e permettono di localizzare l'epicentro e stimare l'energia rilasciata.

Gli effetti sui territori includono vibrazioni del suolo, danni strutturali, liquefazione del terreno e, in zone costiere, tsunami. Il rischio sismico viene gestito con normative edilizie, progettazione sismica, retrofit degli edifici, pianificazione territoriale e sistemi di allerta precoce.