sfocamento

Lo sfocamento è un termine utilizzato in ottica e fotografia per descrivere la perdita di nitidezza di un’immagine o di una sua parte. Può essere involontario, dovuto a una messa a fuoco non corretta o a mosso, o intenzionale, impiegato come effetto estetico per mettere in evidenza il soggetto principale.

Cause principali: la sfocatura può derivare da una messa a fuoco difettosa, dal mosso della fotocamera o del soggetto durante l’esposizione, da una profondità di campo troppo ridotta, da un’apertura diafrangmatica ampia o da condizioni atmosferiche che degradano la definizione. Anche l’abitudine di utilizzare obiettivi non corretti o difettosi può contribuire.

Profondità di campo e bokeh: la profondità di campo è la fascia di distanza entro la quale gli oggetti appaiono nitidi. Con diaframma aperto (valori f/ basso) la profondità di campo si riduce, aumentando lo sfocato dello sfondo e creando spesso un effetto estetico noto come bokeh, che descrive la qualità visiva delle aree sfocate. Al contrario, chiudendo l’apertura (valori f/ alti) la profondità di campo aumenta e lo sfocamento si riduce.

Tipi di sfocamento: lo sfocamento può essere generale, causato da mosso o messa a fuoco errata, o selettivo, utilizzato per isolare un soggetto dal contesto o per eliminare elementi indesiderati. In ambito video e digitale, lo sfocamento controllato può guidare l’attenzione dello spettatore o simulare profondità.

Circoli di confusione e percezione: la nitidezza dipende dalla dimensione dei circoli di confusione proiettati sul sensore; quando diventano troppo grandi, i dettagli appaiono perceptibilmente sfocati.