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paragonare

Paragonare è un verbo transitivo della prima coniugazione che significa mettere a confronto due o più elementi per evidenziare somiglianze o differenze, o per assegnare una caratteristica a qualcuno o qualcosa. Si usa comunemente con la costruzione A a B, come in “paragonare A a B”, oppure “paragonare A e B”.

L’etimologia deriva dal sostantivo paragone, che indica un confronto tra elementi. Il verbo è formale e ricorre

Uso e significato: paragonare può avere una valenza descrittiva o valutativa. Può indicare un confronto obiettivo

Coniugazione e forme principali: paragonare è un verbo regolare della prima coniugazione (-are). Indicativo presente: io

Sinonimi e contenuti correlati includono confrontare, confrontarsi, paragone (sostantivo). Oppositi comuni sono distinguere o separare.

Esempi: “Non è corretto paragonare due esperienze così diverse.” “Si è paragonato il sistema A al sistema

sia
in
contesti
argomentativi
sia
in
saggistica,
narrativa
e
linguistica,
dove
si
prendono
a
riferimento
elementi
diversi
per
valutarli.
tra
proprietà,
prestazioni
o
caratteristiche,
oppure
richiamare
somiglianze
simboliche
o
metaforiche.
In
ambito
critico
o
retorico
è
comune
usare
paragone
per
sostenere
una
tesi
o
una
valutazione;
è
possibile
anche
esprimere
cautela,
come
quando
si
avverte
che
due
casi
non
sono
paragonabili.
paragono,
tu
paragoni,
egli
paragona,
noi
paragoniamo,
voi
paragonate,
essi
paragonano.
Participio
passato:
paragonato.
Imperativo:
(tu)
paragona,
(Lei)
paragoni,
(noi)
paragoniamo,
(voi)
paragonate,
(Loro)
paragonino.
È
comune
anche
la
forma
riflessiva
paragonarsi
a,
usata
per
indicare
il
confronto
di
sé
con
qualcuno
o
qualcosa.
B
per
valutarne
l’efficienza.”