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negazione

Negazione è l’operazione o il meccanismo mediante cui si afferma che qualcosa non è vero, non esiste o non si verifica. Può riferirsi a enunciati logici, a proprietà di oggetti o a contenuti linguistici. In linguistica e grammatica si realizza tipicamente con particelle negative o con schemi sintattici che negano il predicato; in logica e matematica è l’operatore unario che inverte il valore di verità di una proposizione.

Nel linguaggio naturale la negazione ha una portata (scope) che può estendersi all’intera proposizione o limitarsi

In logica e matematica la negazione è l’operatore che trasforma una proposizione P in ¬P. Nella logica

Storia: la nozione di negazione attraversa la filosofia antica e la logica classica, con contributi chiave

a
una
parte
di
essa.
Può
essere
sentenziale,
come
in
“Non
piove”,
oppure
interna,
come
in
“Non
ho
tempo
né
voglia”.
Molte
lingue
impiegano
sistemi
di
negazione
diversi,
includendo
negatori
post-verbali,
marcatori
multipli
o
quantificatori
negativi
come
nessuno
o
niente.
L’uso
della
doppia
negazione
varia
tra
le
lingue:
in
alcune,
¬(¬P)
è
equivalente
a
P,
in
altre
preserva
o
modifica
il
significato.
classica
vale
la
legge
della
doppia
negazione:
¬(¬P)
=
P,
e
le
leggi
di
De
Morgan
descrivono
come
negare
congiunzioni
e
disgiunzioni.
In
logiche
non
classiche
e
in
filosofia
la
negazione
può
assumere
significati
differenti,
legati
a
concetti
di
impossibilità,
contraddizione
o
rifiuto
intenzionale.
di
Aristotele,
per
poi
essere
formalizzata
nel
XVI
secolo
e
soprattutto
nel
XIX
e
XX
secolo
da
studiosi
come
Frege,
Russell
e
la
nascente
logica
matematica.