gocciolamento

Il gocciolamento è il rilascio graduale di liquido sotto forma di gocce, tipico di un liquido trattenuto da una superficie, da un orifizio o da un contenitore. Può verificarsi spontaneamente, come quando un rubinetto perde, o essere sfruttato in applicazioni controllate, come l’irrigazione a goccia. Il fenomeno è influenzato da gravità, tensione superficiale, viscosità e dimensioni dell’apertura.

Dal punto di vista fisico, il gocciolamento si distingue da spruzzi o da flussi continui: una goccia si forma quando la massa creata dalla gravità supera le forze di coesione. A basse portate si osserva un ciclo di formazione e distacco; con portate maggiori può emergere un getto intermittente o continuo. Parametri chiave: diametro dell’apertura, viscosità e tensione superficiale.

Ambiti di applicazione: in ambito domestico un rubinetto che gocciola è un esempio comune. In ingegneria e industria si studia per valutare la tenuta e progettare sistemi a basso spreco idrico o per ottimizzare l’irrigazione a goccia. In laboratorio il gocciolamento è anche usato per dosare liquidi in modo controllato.

Misure di gestione includono riparazione di guarnizioni, controllo della pressione e uso di valvole anti-gocciolamento. La scelta di superfici lisce e di componenti adeguati riduce la formazione di gocce e previene perdite. La manutenzione regolare è essenziale per l’igiene e l’efficienza idrica.