concimazione

La concimazione è l’insieme delle pratiche agronomiche volte a fornire nutrienti al suolo, alle piante o all’ecosistema agricolo, al fine di sostenere la crescita, la resa e la qualità delle colture. Può includere l’apporto di fertilizzanti chimici, concimi organici e ammendanti, e si distingue dalla sola gestione idrica.

La tipologia principale comprende la concimazione organica (letame, compost, digestati, residui vegetali) che arricchisce il suolo di sostanza organica e di nutrienti, e la concimazione minerale o chimica che fornisce elementi come azoto, fosforo, potassio e microelementi in forma assimilabile. Esistono anche forme di biofertilizzazione che utilizzano microorganismi per aumentare la disponibilità di nutrienti.

La somministrazione avviene con vari metodi: concimazione di fondo (apporto primario all’impianto o all’inizio della stagione), concimazione in corso d’opera o frazionata, e fertirrigazione, che combina apporto di nutrienti con l’irrigazione. Gli strumenti includono spanditori, attrezzature di distribuzione calibrate e sistemi di distribuzione controllata.

La scelta della concimazione si basa sull’analisi del terreno, sui fabbisogni della coltura e sulle condizioni ambientali. Le dosi e i tempi vengono pianificati in un piano di concimazione, inteso a massimizzare l’efficacia e minimizzare gli sprechi e i rischi ambientali.

A livello ambientale, una concimazione ben gestita riduce i rischi di inquinamento delle acque, dell’aria e del suolo. L’uso di pratiche di agricoltura di precisione, rotazioni, coperture vegetali e normative appropriate contribuisce a una gestione sostenibile delle risorse nutritive.