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minimizzare

Minimizzare è un verbo italiano che indica l’azione di rendere qualcosa al minimo possibile o di ridurre al minimo una quantità. In ambito linguistico, la parola deriva dal latino minimum e dal suffisso -izzare; in molte lingue romanze esistono verbi affini con significati simili.

Nel contesto della matematica e dell’ottimizzazione, minimizzazione si riferisce al problema di trovare il valore minimo

Per determinare i minimizzatori si usano vari metodi. In analisi, si risolvono equazioni ottenute derivando e

Le applicazioni della minimizzazione sono diffuse: in economia e ingegneria per ridurre costi ed energia, in

di
una
funzione
f(x)
su
un
dominio
D,
insieme
ai
punti
x*
che
lo
realizzano,
detti
minimizzatori.
Si
distingue
tra
minimo
globale
(o
minimo
assoluto)
e
minimi
locali.
Se
f
è
differenziabile,
i
candidati
a
minimo
si
ottengono
dove
il
gradiente
è
nullo;
in
presenza
di
una
matrice
Hessiana
positiva
definita
si
ottiene
un
minimo
locale
stretto.
In
funzioni
convessa,
un
minimo
locale
è
anche
globale,
garantendo
l’unicità
del
minimo
se
la
funzione
è
strettamente
convessa.
ponendo
a
zero
il
gradiente.
In
contesto
numerico
si
ricorre
a
metodi
come
la
discesa
del
gradiente,
i
metodi
di
Newton
o
quasi-Newton.
Per
problemi
con
vincoli
si
applicano
tecniche
di
ottimizzazione
vincolata,
tra
cui
i
multipli
di
Lagrange
e
le
condizioni
di
Karush–Kuhn–Tucker.
Esistono
anche
approcci
discreti
e
metaeuristiche,
utili
per
problemi
non
convessi
o
di
grandi
dimensioni.
statistica
e
apprendimento
automatico
per
allenare
modelli
minimizzando
funzioni
di
perdita,
e
in
informatica
per
ottimizzare
risorse
di
sistema
o
interfacce
utente.