chiudimento

Chiudimento è un termine italiano che indica l’atto o lo stato di chiudere, chiudersi o concludere qualcosa. Deriva dal verbo chiudere, con suffisso -imento, ed è utilizzato in molteplici campi linguistici per sottolineare l’aspetto di chiusura come fenomeno, processo o risultato. Nella lingua comune può riferirsi sia a chiusure fisiche sia a chiusure astratte o temporanee.

Nell’uso comune si distinguono tre grandi ambiti di significato. In senso fisico o spaziale, chiudimento indica l’azione di chiudere porte, finestre o accessi, o la limitazione di un’area: può riguardare anche la chiusura di una frontiera o di un confine. In senso temporale o procedurale, designa la fine o la chiusura di un periodo, di una campagna, di una trattativa o di un progetto. In ambito economico e giuridico, il termine è impiegato per riferirsi alla chiusura contabile di un bilancio, alla chiusura di un conto o all’esito di un accordo concluso.

In psicologia e nelle scienze sociali, chiudimento descrive l’atteggiamento di chiusura emotiva o la tendenza a trattenere sentimenti, a evitare l’apertura o l’intimità. Può costituire un meccanismo di difesa in risposta a traumi o incertezze; in tali contesti si contrappone spesso al concetto di apertura o fiducia.

Note di uso: chiudimento tende a enfatizzare il processo o la tendenza verso la chiusura, mentre chiusura è più spesso associata all’esito o al risultato finale. È comune in contesti tecnici, economici, giuridici e clinici.