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Transizioni

Transizioni è un termine che indica il passaggio o il cambiamento da uno stato, una condizione o una fase a un’altra. In uso comune si riferisce a ogni contesto in cui si verifica un passaggio tra due condizioni distinte, spesso accompagnato da adattamenti o trasformazioni.

Etimologia e uso generale. Deriva dal latino transītiō, da transire «attraversare». In italiano è impiegato in

In linguistica e comunicazione. Nel linguaggio, le transizioni riguardano i passaggi tra suoni, parole o costrutti,

In scienze e tecnologia. Nelle scienze fisiche e chimiche, le transizioni di fase descrivono il passaggio tra

In cinema, musica e arti visive. Nel montaggio cinematografico, le transizioni collegano scene con tecniche come

In politica e società. Il termine è usato per descrivere periodi di transizione istituzionale o sociale, quando

molte
discipline
per
descrivere
dinamiche
di
cambiamento,
trasformazione
o
collegamento
tra
elementi.
nonché
i
collegamenti
tra
frasi
e
parti
di
testo
che
mantengono
la
coerenza
discorsiva.
Possono
includere
processi
fonologici
ai
limiti
tra
segmenti
e
strategie
retoriche
per
guidare
l’ascoltatore
o
il
lettore
da
una
parte
all’altra
del
discorso.
stati
della
materia
(solido,
liquido,
gas)
o
tra
altre
configurazioni
energetiche,
spesso
accompagnati
da
cambiamenti
di
entalpia
o
entropia.
In
informatica
e
nelle
scienze
compute,
una
transizione
è
il
passaggio
da
uno
stato
a
un
altro
in
modelli
come
automi
a
stati
finiti
o
macchine
a
stati.
tagli,
dissolvenze
o
wipe,
influenzando
ritmo
e
fluire
narrativo.
In
musica,
le
transizioni
indicano
i
passaggi
tra
sezioni
o
chiavi
diverse,
inclusa
la
modulazione.
un
sistema
cambia
governance,
politica
economica
o
assetti
sociali,
talvolta
accompagnato
da
riforme
o
adattamenti
organizzativi.