Ripiegamento

Ripiegamento è un termine italiano che indica l’azione o il risultato del piegare indietro o piegare lungo una linea di taglio o di piega. L’etimologia deriva dal verbo ripiegare (piegare di nuovo o all’indietro), formato dal prefisso ri- e dal tema piega, con radici nell’idea di piegare. In senso generale descrive la formazione di una piega, di uno strato doppiato o di un contenitore compatto mediante piegatura.

Gli usi comuni riguardano contesti pratici e creativi. Nel lavoro con carta e documenti, il ripiegamento si riferisce al piegare di fogli per creare pieghe, pieghetti o origami. Nel tessile e nella confezione, indica la realizzazione di risvolti, pieghe, orli o alette di tessuto, nonché la chiusura o l’alloggio di materiali. Nello stampaggio e nell’editoria, può descrivere la piegatura di fogli per legature, confezionamenti o impilamenti. In ambito artistico e tecnico è comune parlare di tracciati di pieghe (pieghevoli, pieghe a valle o a monte nell’origami e in modelli di design).

In campo militare, ripiegamento (o ripiegamento tattico) designa il ritiro strategico di una forza verso una posizione più difendibile, con scopo di riorganizzarsi o evitare l’annientamento. Il termine si impiega anche in contesti ingegneristici, architettonici e di produzione per descrivere elementi o dettagli che comportano una piega, una chiusura o un bordo ripiegato.