Leternità

L'eternità è un concetto che attraversa la filosofia, la teologia e la linguistica, designando in modo diverso ciò che è senza inizio né fine o che esiste al di fuori del tempo. In uso comune, il termine può indicare anche una durata estremamente lunga, espressa con espressioni come “per sempre”.

Etimologia e definizioni. In italiano il sostantivo è eternità, derivato dal latino aeternitas, da aeternus «eterno». La parola riflette l’idea di una condizione che non è soggetta al ciclo del tempo o che trascende i limiti temporali umani.

Uso in filosofia. In filosofia l’eternità è discussa come distincta dalla temporalità. Alcuni autori distinguono tra eternità come atemporalità (atemporalità) e come durata infinita nel tempo. Secondo concezioni diverse, l’eternità può essere intesa come una realtà che esiste senza successione di istanti oppure come uno stato o una modalità di esistenza che trascende la quantità di tempo misurabile.

Uso in teologia. Nella teologia occidentale, soprattutto in prospettiva cristiana, Dio è descritto come eterno: esistente al di fuori del tempo, o come presente in ogni tempo in modo eterno, con proprietà quali necessità, immutabilità e onniscienza. L’eternità teologica contrasta spesso con la finitudine e la contingente temporalità umana.

Aspetti culturali. Nell’uso quotidiano e nella letteratura, l’eternità è spesso impiegata come metafora per esprimere immensità, perennità o esperienze che sembrano superare la durata mortale. In contesti scientifici, il termine resta soprattutto filosofico-teologico, evitando confusione con concetti di tempo cosmico o di universo.

In sintesi, l’eternità varia a seconda del contesto: una condizione atemporale, una durata infinita o una metafora espressiva della trascendenza.