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razionamento

Il razionamento è una modalità di allocazione controllata di risorse scarse, imposta da autorità pubbliche per garantire un accesso equo in condizioni di carenza. Riguarda beni essenziali come cibo, carburanti, energia, medicine o mezzi di sostentamento durante crisi, guerre o emergenze. L’obiettivo è evitare assetti di prezzo eccessivamente disuguali o l’insorgere di carenze generalizzate, distribuendo quote fisse o criteri di priorità tra la popolazione.

Gli strumenti tipici includono tessere o buoni di razionamento, quote per persona o famiglia, assegni e sistemi

Storicamente, il razionamento è stato impiegato in molte nazioni durante guerre, crisi economiche e pandemie. In

Effetti principali includono una maggiore equità nell’accesso a beni scarsi, ma possono emergere inefficienze, mercati paralleli,

Questo argomento rientra nelle politiche di emergenza e gestione delle crisi. Voci correlate: razionamento, buoni di

di
controllo
e
verifica,
controlli
di
prezzo
e
prestazione.
Le
misure
possono
essere
universali
(riservate
a
tutti)
o
selettive
(prioritarie
per
gruppi
vulnerabili),
e
sono
spesso
accompagnate
da
sanzioni
per
chi
violi
le
regole
o
da
incentivi
per
segnalare
abusi.
Italia,
come
in
altri
paesi
europei,
è
stato
praticato
durante
la
Seconda
Guerra
Mondiale;
in
tempi
moderni
si
pratica
per
crisi
energetiche,
siccità
o
emergenze
sanitarie,
anche
se
le
forme
e
la
tecnologia
(banconote
digitali,
app
di
verifica)
sono
cambiate.
corruzione
o
limitazioni
della
libertà
di
acquisto.
L’efficacia
dipende
dall’adeguatezza
delle
quote,
dall’amministrazione
e
dalla
fiducia
pubblica
nelle
istituzioni.
consumo,
controllo
dei
prezzi,
politiche
di
emergenza.