platonicismi

Platonicismo, o platonismo, è un insieme di dottrine filosofiche che sostengono l’esistenza di realtà astratte non sensibili, chiamate forme o idee, che costituiscono la vera realtà. Il mondo sensibile è una copia imperfetta o una partecipazione delle forme; la conoscenza affidabile deriva dall’intelletto, non dall’esperienza sensibile. Secondo questa tradizione, le forme sono eterne, universali e perfette; tra esse la Forma del Bene guida la conoscenza e l’ordine del reale.

La teoria delle forme è attribuita a Platone; il pensiero platonico si sviluppò nella filosofia medio-platonica e, soprattutto, nel neoplatonismo di Plotino e dei suoi commentatori, che teorizzarono un gradiente dall’Uno all’Intelletto e all’Anima. L’impostazione platonica ha influenzato diverse tradizioni filosofiche e teologiche, soprattutto come cornice per discutere di realtà, conoscenza e valore.

Influenze e sviluppi: il platonismo ha inciso sulla filosofia medievale attraverso Agostino, che interpretò la realtà come partecipazione alle Idee divine, e fu rilanciato nel Rinascimento da filosofi come Marsilio Ficino. Esistono varianti, come il platonismo matematico, che ritiene oggetti matematici trascendenti, e il platonismo etico, che assegna al Bene uno status formale nel mondo delle forme.

Critiche principali vennero da Aristotele, che rifiutò forme completamente separate dalla materia, e dalle tradizioni empiriste e kantiane che hanno rivisto i fondamenti della conoscenza. L’eredità del platonicismo è ampia: ontologia delle forme, epistemologia razionale, teologia e matematica, con motivi ricorrenti in filosofia, scienza e teologia.