pennello

Un pennello è uno strumento impiegato per applicare pigmenti su una superficie. È composto da un manico, di solito in legno o plastica, da una ferrule e da una testina formata da setole o fibre. Viene usato principalmente per pittura, ma esistono versioni per altri campi. L’etimologia del termine deriva dal latino penna, con l’aggiunta del diminutivo -ello.

Le setole possono essere naturali o sintetiche. Le naturali provengono da peli di animali come maiale o bue e offrono una varietà di tratto e assorbimento; sono preferite in alcune tecniche tradizionali. Le fibre sintetiche, come nylon o Taklon, sono robuste, facili da pulire e meno sensibili a sostanze chimiche; sono comuni in pittura acrilica e moderna. La scelta dipende da tecnica e supporto.

Le forme comuni sono tondi, piatti, angolati e a ventaglio. I pennelli tondi permettono dettagli minuti; i piatti coprono grandi aree; gli angolati consentono bordi netti e linee affilate; i ventagli sono utili per sfumare. Esistono misure diverse che determinano quantità di colore trattenuta e precisione del tratto.

Per la manutenzione, pulire dopo l’uso con solventi per olio o con acqua e sapone a seconda del tipo di pittura. Sciacquare bene, asciugare e riporre le setole rivolte verso l’alto o in orizzontale. Sostituire i pennelli quando le setole si spezzano o perdono forma; una cura adeguata ne allunga la vita.