otturazione

L'otturazione dentale, o restauro otturativo, è un intervento odontoiatrico volto a ripristinare la funzione masticatoria e l'aspetto di un dente dopo la rimozione della carie o una frattura. Viene realizzata in cavità preparata e riempita con un materiale biocompatibile.

Esistono due categorie principali: otturazioni dirette, eseguite direttamente nel cavo orale in una sola seduta, e indirette, realizzate in laboratorio e fissate al dente con adesivi o cementi. I materiali comuni includono resine composite, amalgama d'argento, vetro ionomero e ibridi di resina; per otturazioni indirette si usano ceramiche o compositi realizzati in laboratorio.

Le otturazioni composite sono molto usate per motivi estetici, soprattutto sui denti anteriori, ma possono risultare meno durevoli rispetto all'amalgama in certe condizioni. L'amalgama ha lunga durabilità ma contiene mercurio, con considerazioni ambientali e di accettazione da parte del paziente. Il vetro ionomero offre una buona adesione e rilascio di fluoro, utile in denti da latte e in aree a carico masticatorio ridotto.

La procedura tipica prevede: esame, anestesia locale se necessario, rimozione della carie, preparazione della cavità, applicazione del materiale scelto, polimerizzazione o cementazione, rifinitura e lucidatura. La longevità delle otturazioni varia tipicamente tra 5 e 15 anni, a seconda del materiale, dell’igiene orale e delle abitudini masticatorie. La scelta del materiale tiene conto di estetica, funzione, costi e condizioni cliniche.