metacognitivo

La metacognizione è la consapevolezza e la regolazione dei propri processi cognitivi durante attività come apprendere, ricordare o risolvere problemi. L’aggettivo metacognitivo indica le abilità e le conoscenze associate a questa capacità.

Le principali componenti si distinguono in conoscenza metacognitiva e regolazione metacognitiva. La conoscenza metacognitiva comprende la conoscenza di sé come apprendente, delle strategie utili e delle condizioni in cui applicarle. La regolazione metacognitiva riguarda la pianificazione, il monitoraggio dell’esecuzione e la valutazione finale dei risultati, nonché l’adeguamento delle strategie se necessario. All’interno della conoscenza metacognitiva si distingue anche la conoscenza dichiarativa, procedurale e condizionale.

Origini e sviluppo: il concetto è stato formulato inizialmente da John Flavell negli anni ’70 nel contesto della psicologia cognitiva. Da allora, la ricerca ha esplorato come le abilità metacognitive si sviluppano, come si insegnano e come influenzano l’apprendimento formale e non formale.

Implicazioni pratiche: l’insegnamento esplicito delle strategie metacognitive, la riflessione guidata, i diari di apprendimento e feedback mirati possono favorire l’autonomia dello studente e migliorare l’efficacia dell’apprendimento. Le applicazioni si estendono a contesti educativi, professionali e riabilitativi.

Misurazione: la metacognizione è spesso valutata con strumenti auto-rilevati, diari di pensiero o compiti che richiedono pianificazione e monitoraggio. Esempi includono questionari di consapevolezza metacognitiva e misure di regolazione, come MAI o MSLQ, ma la valutazione rimane complessa e sensibile al contesto.

Limiti: le differenze culturali, linguistiche e contestuali influenzano le prove e la percezione delle proprie competenze. La ricerca continua a esplorare come supportare lo sviluppo metacognitivo in modo efficace e misurabile.