Embriogenesi

L'embriogenesi è l’insieme dei processi che, partendo da un ovulo fecondato, portano allo sviluppo di un embrione multicellulare, stabilendo l’asse corporeo e i tre strati germinali. Il processo inizia con la fecondazione, seguito da cicli di segmentazione (cleavage) che generano blastomeri, formando una massa compatta chiamata morula e, successivamente, una blastula con una cavità interna (blastocoelo). Negli vertebrati la blastula è chiamata blastocisti e presenta una massa interna pluripotente e uno strato esterno di trofoblasto.

La gastrulazione ricompone le tre germinali: ectoderma, mesoderma ed endoderma; si formano organi e assi corporei e, in molti animali, si avvia la neurulazione, responsabile dello sviluppo del sistema nervoso centrale. Verranno poi le fasi di differenziazione e morphogenesi che portano alla formazione degli organi e dei tessuti.

La regolazione genetica coinvolge reti di geni, fattori di origine materna e l’attivazione del genoma zigotico. Segnali intercellulari e gradienti di morfogeni guidano le destinazioni cellulari e la formazione di tessuti. Vie di segnalazione note, come Wnt, BMP, FGF e Hedgehog, sono spesso implicate nei processi di pattering e differenziazione.

L’embriogenesi mostra notevoli variazioni tra i gruppi animali, ma condivide principi comuni: la segmentazione, la formazione delle germinali, la gastrulazione e l’organogenesi. Studi su modelli come Drosophila, Xenopus, topi e uccelli hanno illuminato i meccanismi fondamentali della biologia dello sviluppo, con implicazioni per la medicina riproduttiva e la comprensione dei difetti congeniti.