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riambientazioni

Riambientazioni è un termine utilizzato nei settori creativo, culturale e progettuale per indicare l’insieme delle attività finalizzate a ricreare o riorganizzare un ambiente, reale o narrativo, per adattarlo a un nuovo contesto, periodo storico, medium o pubblico. Il processo può riguardare sia ambienti fisici che descrizioni o atmosfere in opere narrative e digitali. Deriva dall’italiano ambientazione, con prefisso ri- che indica riposizionamento, ricreazione o riconfigurazione.

Gli ambiti di impiego includono cinema e teatro, dove riambientare significa modificare set, scenografia, costumi e

Metodo e pratica tipici prevedono una sequenza che va dalla ricerca contestuale e dalla definizione di concept,

Aspetti chiave includono l’accuratezza storico-culturale, i diritti e le licenze legate a opere originali, la gestione

sonorità
per
una
nuova
ambientazione;
design
di
videogiochi
e
media
interattivi,
in
cui
mondi
o
livelli
esistenti
vengono
adattati
a
nuove
piattaforme
o
culture;
musei
e
curatela,
dove
le
esposizioni
sono
riorganizzate
per
raccontare
storie
diverse;
architettura
e
allestimenti
per
mostre
o
eventi;
pianificazione
urbana
e
riqualificazione
di
spazi,
dove
l’ambiente
viene
riprogettato
per
funzioni
o
stili
contemporanei.
alla
progettazione
della
scenografia
o
dell’allestimento,
fino
alla
produzione,
installazione
e
successiva
valutazione.
L’uso
di
strumenti
digitali
(modellazione
3D,
rendering,
realtà
aumentata)
è
comune
per
visualizzare
e
testare
le
nuove
ambientazioni
prima
della
realizzazione
fisica.
del
budget,
l’accessibilità
e
la
sostenibilità
ambientale.
La
riambientazione
mira
a
creare
coerenza
narrativa
e
funzionale
tra
spazio,
tempo
e
pubblico,
mantenendo
al
contempo
una
capacità
di
reinterpretazione
e
innovazione.