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monotonicità

La monotonicità è una proprietà di funzioni o di sequenze rispetto all’ordine dei loro argomenti. In analisi reale, una funzione f definita su un intervallo I è monotona se, per ogni coppia di punti x < y in I, vale una delle seguenti condizioni: f(x) ≤ f(y) per una monotonia crescente (o non decrescente) e f(x) ≥ f(y) per una monotonia decrescente (o non crescente). Se le disuguaglianze sono sempre strettamente inequality, si parla di strettamente crescente o strettamente decrescente.

Proprietà principali: una funzione monotona su un intervallo chiuso [a,b] è limitata; esistono i limiti alle

Derivate: una funzione monotona è differenziabile quasi ovunque (secondo la teoria di Lebesgue); dove esiste, la

Sequenze: una sequenza monotona che cresce o diminuisce converge; se è limitata, converge a sup o inf

Applicazioni: la monotonicità fornisce strumenti utili per stimare limiti, studio dei comportamenti agli estremi degli intervalli

estremità,
cioè
lim_{x→a+}
f(x)
e
lim_{x→b-}
f(x).
Le
eventuali
discontinuità
di
una
funzione
monotona
sono
di
tipo
salto
e
sono
al
massimo
numerabili;
in
ogni
punto
esistono
anche
i
limiti
sinistro
e
destro.
Una
funzione
monotona
è
di
variazione
finita
sul
[a,b],
con
var(f,[a,b])
=
|f(b)
−
f(a)|.
derivata
soddisfa
f′(x)
≥
0
per
una
funzione
crescente
e
f′(x)
≤
0
per
una
funzione
decrescente.
Non
implica
però
assoluta
regolarità;
esistono
esempi
monotoni
continui
ma
non
assolutamente
continui.
della
sequenza.
e
proprietà
di
variazione,
nonché
formulazioni
in
teoria
dell’integrazione
e
in
teoria
delle
funzioni,
tra
cui
risultati
di
convergenza
monotona
in
ambito
integrale.