Sumeri

I Sumeri furono un popolo della Mesopotamia meridionale. La civiltà sumera fiorì tra il 4500 e il 1900 a.C. nella regione nota come Sumer, corrispondente all’odierno sud dell’Iraq. Una delle prime civiltà urbane, i Sumeri organizzarono importanti città-stato, developparono un’economia irrigua e una ricca produzione culturale. La lingua sumera è considerata isolata e fu usata insieme all’akkadico in testi amministrativi, religiosi e letterari.

Le principali città comprendevano Uruk, Ur, Lagash, Eridu e Nippur. Il potere politico era strettamente legato al sacro: templi e ziggurat costituivano il centro economico e amministrativo. La società era stratificata in sovrani o re-sacerdoti, funzionari, artigiani, agricoltori, mercanti e schiavi; gli scribi tenevano registri contabili e amministrativi.

Tra innovazioni e cultura: la scrittura cuneiforme nacque per la contabilità e si diffuse a documenti legali, religiosi e letterari. Fu introdotto l’uso dell’aratro pesante, sistemi di irrigazione e una matematica sexagesimale. L’architettura comprendeva strutture religiose imponenti e ziggurat. La letteratura sumera comprende miti, inni e testi epici; l’Epopea di Gilgamesh ha radici sumere e fu poi ampliata in accadico. I codici giuridici, come quello di Ur-Nammu, riflettono l’influenza sumera sulla tradizione giuridica mesopotamica.

Storia e legato: dopo periodi di relativa frammentazione, la Terza Dinastia di Ur (ca. 2112–2004 a.C.) enfatizzò una burocrazia centrale. Il declino arrivò con invasioni e instabilità politiche, e infine l’assorbimento da parte di culture accadiche. Le tavolette cuneiformi rinvenute a Ur, Uruk e Nippur hanno fornito fondamentali informazioni sulla vita economica, religiosa e quotidiana sumera; lo studio moderno, a partire dal XIX secolo, ha permesso di decifrare la scrittura.