Lopacizzazione

Lopacizzazione è un termine poco attestato nell’italiano corrente e non presente nei principali dizionari. In molte occasioni è impiegato come variante o refuso di opacizzazione, che indica il processo mediante il quale un materiale o un mezzo diventa opaco o meno trasparente. In alcuni casi, alcuni autori hanno proposto lopacizzazione come termine autonomo per indicare specifiche modalità di incremento dell’opacità in contesti tecnici o specialistici.

I meccanismi che producono opacificazione includono assorbimento selettivo della luce, diffusione della luce provocata da particelle o microstrutture, e la formazione di fasi opache all’interno di una matrice. L’opacizzazione può essere controllata tramite variabili quali contenuto di pigmenti o particelle, dimensione e distribuzione delle stesse, spessore del film o dello strato, e condizioni ambientali.

Negli ambiti applicativi, lopacizzazione (quando usata come termine autonomo) ricopre ruoli in rivestimenti e film plastici per modulare proprietà ottiche, in scienze dei materiali e in ingegneria per gestire la trasmissione della luce, e nella conservazione dei beni culturali per descrivere fenomeni di opacità di strati pittorici o vernici. In alcune reticolarità terminologiche, si preferisce comunque opacizzazione come termine standard.

Voci correlate: opacizzazione, opacità, trasparenza, diffusione della luce. Note: trattandosi di termine non ampiamente consolidato, è consigliabile verificare il significato contestuale nelle fonti.