Crittografare

Crittografare significa trasformare un testo in chiaro (plaintext) in una forma illeggibile (ciphertext) mediante una funzione cifrante e una o più chiavi. L'obiettivo è proteggere la riservatezza dei dati durante la trasmissione o lo storage, impedendo a soggetti non autorizzati di comprenderne il contenuto. La pratica è detta crittografia e comprende sia la cifratura sia la successiva decrittazione, che rivela di nuovo l'informazione originale.

Esistono due principali categorie di crittografia: simmetrica e asimmetrica. Nella cifratura simmetrica si usa una stessa chiave per cifrare e decifrare i dati; esempi comuni includono AES e ChaCha20-Poly1305. Nella cifratura asimmetrica si impiegano una coppia di chiavi, pubblica e privata; RSA ed ECC sono esempi diffusi. I sistemi moderni spesso combinano entrambi gli approcci in modalità ibride, ad esempio in TLS, dove una chiave simmetrica è protetta mediante uno scambio asimmetrico.

Oltre alla confidenzialità, la crittografia può garantire integrità e autenticità. Le firme digitali e i MAC forniscono prove che i dati non sono stati alterati e provengono da una fonte legittima. Le cifrature moderne includono anche modalità operative che prevedono autenticità integrata (AEAD), come AES-GCM. Le chiavi devono essere gestite con cura: lunghezza, generazione casuale, rotazione e protezione contro furti o espostizioni.

Applicazioni tipiche della crittografia includono la protezione delle comunicazioni su Internet (ad es. TLS), la cifratura di archivi e dispositivi, l'autenticazione degli utenti e la firma di documenti. Esistono standard internazionali e normative che definiscono algoritmi, lunghezze delle chiavi e buone pratiche di gestione delle chiavi. L'uso responsabile della crittografia contribuisce a privacy, sicurezza e fiducia digitale.