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rigidezza

La rigidezza è la proprietà di un corpo o di un sistema di resistere a deformarsi quando è sottoposto a forze esterne. In campo tecnico, essa si riferisce all’atteggiamento di un materiale o di una struttura di opporsi a cambiamenti di forma o lunghezza. Può essere intrinseca alla materia o risultare da vincoli geometrici e meccanici.

Etimologia: deriva dal latino rigiditas, da rigidus “rigido”. In italiano la parola rigidezza spesso si distingue

In fisica e ingegneria, la rigidezza è spesso quantificata come stiffness. Per un elemento sottoposto a carico

In medicina, la rigidezza può riferirsi a un aumento del tono muscolare, indicato come rigidità, che si

Note: la rigidezza può essere anisotropa e dipendere dal tempo (comportamento viscoelastico). In contesti tecnici si

da
rigidità,
enfatizzando
lo
stato
di
rigidità
o
l’inflessibilità,
sebbene
i
due
termini
siano
strettamente
correlati
e
talvolta
usati
come
sinonimi
nei
testi
scientifici.
axiale,
la
rigidezza
è
k
=
E
A
/
L,
dove
E
è
il
modulo
di
Young,
A
l’area
della
sezione
e
L
la
lunghezza.
Per
carichi
di
taglio,
la
rigidezza
è
k_t
=
G
A
/
L,
con
G
il
modulo
di
rigidezza
o
modulo
di
taglio.
Le
strutture
sono
progettate
per
avere
una
rigidezza
adeguata,
misurata
anche
tramite
la
matrice
di
rigidezza
nei
metodi
agli
elementi
finiti.
osserva
in
condizioni
neurologiche
come
la
malattia
di
Parkinson.
La
rigidità
si
distingue
dalla
spasticità
in
quanto
si
manifesta
come
resistenza
uniforme
al
movimento
passivo.
distingue
dalla
elasticità,
che
concerne
la
capacità
di
recuperare
la
forma
dopo
la
deformazione.