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testualità

Testualità è un termine utilizzato nella teoria letteraria e nella semiotica per descrivere la qualità con cui un discorso si configura come testo all'interno di un sistema di segni, convenzioni e contesti, piuttosto che come un enunciato isolato. La testualità valorizza le relazioni tra testi, generi e pratiche comunicative e l'interpretazione attiva del lettore. Il concetto si lega all'intertestualità e alla narratologia ed è impiegato per analizzare come i testi citino, imitino o trasformino altri testi, come si accordino o sovvertono i generi e come le diverse modalità e media (orale, scritta, visiva, digitale) ne modifichino l'uso e la ricezione.

Origine e campo: la nozione ha radici nelle teorie critiche del Novecento, in particolare nell'intertestualità di

Uso analitico: gli studiosi esaminano come un testo negozi le convenzioni, richiami referenziali a opere precedenti,

Voci correlate: intertestualità, narratologia, semiotica, Bakhtin, Barthes, Genette.

Julia
Kristeva
e
nella
narratologia
di
Gérard
Genette,
nonché
nel
dialogismo
di
Bakhtin.
In
pratica,
la
testualità
comprende
relazioni
intratextuali
(intra-testo),
relazioni
intertestuali
(con
altri
testi)
e
interdiscursività
(con
differenti
discorsi
e
generi).
Considera
anche
la
materialità
del
testo,
inclusi
tipografia,
impaginazione
e
codici
digitali,
che
partecipano
alla
costruzione
del
significato.
e
l'uso
di
codici
culturali;
come
i
lettori
portino
nel
processo
interpretativo
conoscenze
storiche
e
culturali;
e
come
testi
multimodali
o
digitali
creino
significato
tramite
l'interazione
di
segni
e
piattaforme.