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negazioni

Negazioni è un termine che indica i meccanismi per esprimere il contrario o l’inesistenza di ciò che si afferma, sia in linguistica sia in logica. In linguistica la negazione è un fenomeno grammaticale che contrassegna il rifiuto o la falsità di una proposizione; in logica formale l’operatore di negazione (NOT) inverte la verità di una formula.

Negazione grammaticale in italiano: la forma di base è la particella non anteposta al predicato, come in

Ambito semantico e sintattico: la negazione influisce sul valore di verità della proposizione e può estendersi

Negazione in logica: in logica proposizionale, la negazione è l’operatore unario ¬ che rende falsa una proposizione

Io
non
vado.
Con
verbi
composti
resta
l’ordine:
Non
ho
visto.
Oltre
a
non,
l’italiano
usa
espressioni
negative
come
nessuno,
niente
o
nulla,
e
avverbi
come
nemmeno
o
neanche
per
enfatizzare
o
escludere.
In
italiano
standard
è
comune
negare
una
proposizione
con
una
sola
particella;
in
registri
colloquiali
può
apparire
una
seconda
voce
negativa
per
enfasi.
La
negazione
può
anche
colpire
parti
della
proposizione,
ad
esempio
negando
solo
l’esistenza
di
qualcuno
o
qualcosa.
a
tutta
la
proposizione
o
a
porzioni
di
essa,
modulando
la
portata
logica
dei
quantificatori
e
dell’assertione.
Alcune
lingue
dispongono
strutture
specifiche
per
la
negazione
di
grado,
per
la
negazione
simultanea
o
per
la
negazione
introdotta
da
clausole
subordinate;
in
italiano
queste
variazioni
si
realizzano
principalmente
attraverso
scelte
lessicali
o
di
intonazione.
se
questa
è
vera.
Le
tavole
di
verità
definiscono
la
relazione
tra
P
e
¬P.
L’esistenza
di
tale
operatore
è
centrale
per
ragionamenti,
dimostrazioni
e
sistemi
formali.