implorazione

Implorazione è il sostantivo che designa l’atto di implorare: una supplica molto accorata rivolta a una potenza superiore, a una persona in grado di aiutare o a una divinità, con l’intento di ottenere aiuto, protezione o misericordia. Il termine proviene dal latino implorare, formato dall’unione di in- e plorare, che significa “piangere” o “gridare”.

Nella religione cristiana, l’implorazione è una forma comune di preghiera in cui i fedeli chiedono intercessione o soccorso divino. Si rivolge a Dio, a Maria o ai santi, ma l’uso può estendersi ad altre tradizioni religiose che praticano richieste simili. L’impostazione è di solito privata o comunitaria e può accompagnarsi a gesti concreti di cui si chiede assistenza.

In ambito letterario e retorico, l’implorazione descrive una scena di disperazione o di intenso appello emotivo. È impiegata per enfatizzare la necessità di aiuto o di clemenza del destinatario e può accompagnarsi a figure come l’evocazione, l’iperbole o l’epifora. Nelle narrazioni e nei dialoghi, l’implorazione serve spesso a evidenziare la vulnerabilità dei personaggi e a intensificare il pathos.

Sinonimi come supplica, invocazione o preghiera hanno connotazioni simili, ma l’implorazione tende a sottolineare l’urgenza emotiva e la supplica appassionata più che una richiesta formale.