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trasferivo

Trasferivo è la forma all’imperfetto indicativo dei verbi italiani trasferire e, quando usato in forma riflessiva, di trasferirsi. L’imperfetto esprime un’azione in corso o abituale nel passato, o una descrizione temporale all’interno di una narrazione.

Etimologia: trasferire deriva dal latino transferre, formato da trans- «through, across» e ferre «to bear, to

Coniugazione: trasferire all’imperfetto si coniuga: io trasferivo, tu trasferivi, lui trasferiva, noi trasferivamo, voi trasferivate, loro

Uso: l’imperfetto è comune in narrativa o descrizioni per indicare azioni di spostamento che si svolgevano

Esempi: “Io trasferivo i dati dal vecchio server al nuovo.” “Prima di trasferirmi in città, lavoravo da

carry».
In
italiano
si
è
sviluppato
come
verbo
di
senso
«spostare»
o
«trasportare»,
sia
di
oggetti
sia
di
persone
o
dati.
Il
significato
resta
riferibile
anche
a
contesti
tecnici
o
amministrativi,
dove
si
parla
di
trasferire
beni,
dati
o
responsabilità.
Trasferirsi,
invece,
aggiunge
l’idea
di
spostarsi
in
loco,
cambiare
domicilio
o
sede.
trasferivano.
Trasferirsi
all’imperfetto
si
coniuga
con
i
pronomi
riflessivi:
io
mi
trasferivo,
tu
ti
trasferivi,
lui
si
trasferiva,
noi
ci
trasferivamo,
voi
vi
trasferivate,
loro
si
trasferivano.
I
tempi
composti
si
costruiscono
con
avere
per
trasferire
(ho
trasferito,
hai
trasferito,
ecc.)
e
con
essere
per
trasferirsi
(mi
sono
trasferito,
ti
sei
trasferito,
ecc.).
nel
passato
o
abitudini
di
spostamento.
In
ambito
tecnico
si
usa
spesso
trasferire
per
indicare
il
passaggio
di
dati
o
oggetti:
“trasferivo
i
dati
dal
vecchio
server
al
nuovo.”
remoto.”
Si
distingue
dal
passato
prossimo,
che
indica
azioni
concluse.