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sottomettere

Sottomettere è un verbo transitivo italiano che significa porre qualcosa o qualcuno sotto controllo o autorità, costringere all’obbedienza o all’accettazione di una gerarchia. Può riferirsi a contesti politici o militari, ma anche a situazioni metaforiche o burocratiche, come sottomettere una controversia a un arbitrato o sottomettere una norma a un sistema di controllo. In uso comune implica una relazione di potere asimmetrica tra chi comanda e chi obbedisce.

Etymology e varianti. Il termine deriva da sotto- (sotto) + mettere, con origine nella lingua latina (submittĕre,

Uso grammaticale. Sottomettere è un verbo spesso seguito dall’oggetto diretto: si sottomette un popolo, una resistenza,

Contesto storico e sociale. L’uso è frequente in ambiti storici, politici e militari per descrivere conquiste,

“mettere
sotto”).
Il
participio
passato
è
sottomesso;
il
presente
indicativo
è
sottometto,
sottometti,
sottomette,
sottomettiamo,
sottomettete,
sottomettono.
Da
sottomettere
derivano
i
sostantivi
sottomissione
e,
meno
comunemente,
sottomissivo/a.
una
rivolta.
Può
essere
usato
anche
con
l’idea
di
soggiogamento
o
imposizione
di
norme.
Forma
riflessiva:
sottomettersi
(ad
esempio,
sottomettersi
a
una
legge
o
a
una
decisione).
assoggettamenti
o
imposizioni
di
autorità.
In
contesti
moderni,
è
comune
riferirsi
alla
sottomissione
di
decisioni
o
comportamenti
a
norme,
leggi
o
strutture
di
potere,
nonché
a
interpretazioni
metaforiche
legate
all’obbedienza
e
al
controllo.