rigiocabilità

La rigiocabilità è la caratteristica di un videogioco o di un medium interattivo che incoraggia il giocatore a intraprendere nuove sessioni dopo aver raggiunto una prima conclusione. Non si limita a prolungare la durata, ma mira a offrire esperienze diverse o nuove opportunità in ciascun nuovo tentativo, mantenendo l’interesse nel tempo.

I principali fattori che influenzano la rigiocabilità includono la variabilità: contenuti o ambienti generati proceduralmente, percorsi alternativi, finali multipli e scelte narrative che alterano l’esito. Altri elementi sono la libertà di azione e l’augmento della difficoltà o dell’AI, meccaniche di gioco robuste, obiettivi secondari, collezionabili da sbloccare e modalità multiplayer o competitiva. Anche il supporto a contenuti generati dall’utente o a modding può estendere significativamente la longevità percepita.

La valutazione della rigiocabilità può essere qualitativa o quantitativa. Tra le metriche comuni figurano il numero di finali disponibili, la varietà di percorsi o strategie, la presenza di contenuti generati proceduralmente, e la quantità di ore necessarie per sbloccare elementi chiave. Tuttavia, la rigiocabilità è in larga parte soggettiva e dipende dall’interesse del giocatore per le varianti offerte.

In ambiti di design, la rigiocabilità è spesso associata a generi come roguelike, action/role-playing e sandbox. Un equilibrio va trovato tra offrire nuove esperienze e mantenere coerenza narrativa e qualità, evitando ridondanza o frammentazione dell’esperienza iniziale.