raffigurazione

La raffigurazione è l’atto o risultato di raffigurare un soggetto tramite un’immagine o una descrizione. In ambito artistico e culturale essa indica la rappresentazione di persone, oggetti o scene, sia nel disegno, nella pittura, nella scultura, nella fotografia che nelle arti visive in genere. Può riferirsi anche a una resa descrittiva in testi narrativi o sceneggiati figurativi.

Etimologia: deriva dal verbo raffigurare, da figura/figurare, con suffisso -zione; è una voce italiana che indica la forma concreta della rappresentazione.

Ambiti e funzione: la raffigurazione serve a comunicare significati culturali, religiosi, politici o personali. Nell’arte, la scelta di composizione, prospettiva, chiaroscuro e stile determina la scena raffigurata e il modo in cui lo spettatore la interpreta. Può essere realizzata in modo naturalistico, stilizzato o simbolico, a seconda degli obiettivi dell’autore e del contesto storico.

Studio e discipline: lo studio della raffigurazione si avvicina a campi come l’iconografia (individuazione dei soggetti e dei simboli) e l’iconologia (interpretazione dei significati simbolici nel tempo). All’analisi contribuiscono criteri formali quali composizione, proporzioni, colore, luce e tecnica, nonché fattori storici, religiosi o culturali.

Esempi e contesti: nel patrimonio artistico occidentale le raffigurazioni religiose, i ritratti, le scene storiche e le allegorie hanno avuto ruoli centrali. In epoche moderne e contemporanee la raffigurazione si esprime anche attraverso fotografia, cinema, illustrazione e fumetto, oltre che nelle rappresentazioni pubbliche e politiche.

Voci correlate: raffigurazione, rappresentazione, iconografia, iconologia.