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radioattiva

Radioattiva è la proprietà di una sostanza, di un materiale o di un processo di emettere radiazioni ionizzanti a causa della disintegrazione spontanea dei nuclei. Le radiazioni coinvolte sono principalmente alfa, beta e gamma, e possono includere anche neutroni in determinate condizioni; l’emissione deriva da isotopi instabili, presenti sia naturalmente sia creati artificialmente. L’attività di una sostanza si misura in becquerel (Bq), mentre l’impatto biologico è valutato in gray (Gy) e sievert (Sv). L’emivita è il tempo necessario perché la radioattività si dimezzi, variando notevolmente tra i radionuclidi.

Fonti naturali includono uranio, torio e radon; fonti artificiali includono reattori, acceleratori e isotopi prodotti per

Storia: la radioattività fu scoperta nel 1896 da Henri Becquerel, con avancamenti fondamentali di Marie e Pierre

uso
medico
o
industriale.
Le
applicazioni
principali
comprendono
diagnostica
e
terapia
medica
(ad
esempio
imaging
che
usa
isotopi
radioattivi,
radioterapia),
radiografia
industriale,
datazione
con
isotopi
come
il
carbonio-14
e
differenti
processi
industriali.
L’uso
sicuro
della
radioattività
richiede
la
minimizzazione
dell’esposizione
tramite
tempo
di
permanenza
ridotto,
distanza
di
separazione,
schermatura
adeguata
e
monitoraggio
dosimetrico.
Curie.
Il
termine
fu
coniato
per
descrivere
emissioni
spontanee
da
nuclei
instabili.
Le
norme
internazionali
di
protezione
e
sicurezza
mirano
a
proteggere
salute
pubblica
e
ambiente;
agenzie
come
l’IAEA
e
l’OMS
coordinano
standard,
ispezioni
e
gestione
dei
rifiuti.