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raddrizzare

Raddrizzare è un verbo italiano di uso transitivo che significa rendere qualcosa dritto o più dritto, riportando in posizione corretta un oggetto piegato, storto o inclinato. Può riferirsi sia a elementi fisici sia a situazioni o processi che necessitano di correzione. Esiste anche la forma riflessiva raddrizzarsi, usata quando si descrive il movimento del corpo per mettere la schiena o la postura in asse, oppure per ritrovare equilibrio o compostezza.

Etimologia e uso

Il termine deriva da dritto, con il prefisso ri- che indica restituzione o ripetizione a uno stato

Usi comuni

Nell’ambito materiale: raddrizzare una sedia piegata, un quadro appeso storto, una lama pendente. In senso figurato:

Coniugazione

Raddrizzare è un verbo regolare della prima coniugazione (-are). Esempi: presente indicativo io raddrizzo, tu raddrizzi,

Voci correlate

Raddrizzare è correlate a rettificare, correggere e mettere in ordine, sia in senso concreto sia figurato.

originario.
Le
accezioni
principali
includono
la
correzione
di
oggetti,
la
riprogettazione
di
procedure
o
politiche,
e,
in
ambito
umano,
l’atto
di
mettere
la
schiena
in
posizione
eretta
o
di
ritrovare
sensibilità
e
fermezza.
raddrizzare
una
situazione
o
un
errore,
correggere
una
procedura
o
una
decisione
discutibile.
Riflessivo:
raddrizzarsi
indica
spesso
l’atto
di
risollevarsi,
di
mettersi
in
piedi
o
di
ritrovare
la
propria
compostezza
dopo
una
difficoltà.
lui
raddrizza;
noi
raddrizziamo,
voi
raddrizzate,
loro
raddrizzano.
Passato
prossimo:
ho
raddrizzato;
participio
passato:
raddrizzato;
gerundio:
raddrizzando.
Forma
riflessiva:
raddrizzarsi
(io
mi
raddrizzo,
tu
ti
raddrizzi,
lui
si
raddrizza,
ecc.).