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minimizzatori

Un minimizzatore di una funzione f definita su uno spazio X è un punto x* in X tale che f(x*) ≤ f(x) per ogni x in X. L’insieme dei minimizzatori è detto argmin f e, se esiste, il valore minimo è min_{x∈X} f(x). Se un minimo non è raggiunto, si parla di valore minimo all’infinito; in tal caso si considera inf f.

Esistenza: In uno spazio euclideo di dimensione finita, se X è compatto e f è continua, allora

Proprietà: Se f è convessa e X è convesso, l’insieme Argmin f è convesso. Se f è

Metodi: Per problemi senza vincoli, si impiegano metodi di ottimizzazione locale come la discesa del gradiente

Applicazioni: I minimizzatori appaiono in analisi matematica, economia, ingegneria e apprendimento automatico, dove l’addestramento di modelli

esiste
almeno
un
minimizzatore
(teorema
di
Weierstrass).
In
contesti
più
generali
si
usano
condizioni
come
coercività,
continuità
inferiore
semicontinua
e
convessità
per
garantire
l’esistenza
di
minimizzatori.
In
assenza
di
tali
ipotesi,
potrebbe
non
esserci
minimizzatore.
strettamente
convessa,
il
minimizzatore
è
unico.
In
caso
differenziabile,
un
minimo
non
vincolato
satisfte
grad
f(x)
=
0;
con
vincoli
si
ricorre
alle
condizioni
di
ottimalità
di
Lagrange
o
di
KKT;
in
problemi
non
differenziabili
si
utilizzano
subgradienti.
e
le
sue
varianti.
Per
problemi
vincolati,
si
usano
proiezioni,
metodi
di
moltiplicatori
di
Lagrange
o
tecniche
di
rilassamento.
In
contesti
variationali,
i
minimizzatori
sono
soluzioni
di
equazioni
come
l’equazione
di
Eulero-Lagrange.
e
la
risoluzione
di
problemi
di
ottimizzazione
mirano
a
trovare
i
minimi
di
funzioni
di
costo
o
perdita.