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intraoculari

Con l’espressione intraoculari si indica tutto ciò che è situato o si svolge all’interno dell’occhio. In oculistica, la terminologia intraoculare si riferisce sia a dispositivi impiantabili sia a procedure somministrate direttamente nel bulbo oculare, impiegate per correggere difetti visivi o trattare malattie retiniche e della lente.

Le lenti intraoculari (IOL) sono impiantate durante l’intervento di cataratta, per sostituire la lente naturale opacizzata.

Le procedure intraoculari per malattie retiniche includono iniezioni intravitreali e impianti a rilascio prolungato. Le iniezioni

Rischi e considerazioni cliniche: come per qualsiasi procedura intraoculare, esistono potenziali complicanze quali infezione (endoftalmiti), modifiche

Storia e impatto: l’uso clinico delle lenti intraoculari risale agli anni ’70, rivoluzionando la chirurgia della

Le
IOL
possono
essere
monofocali,
multifocali
o
toriche
per
correggere
l’astigmatismo.
L’impianto
può
avvenire
in
camera
anteriore
o
in
capsula
posteriore,
con
diverse
tecniche
di
fissazione.
L’uso
delle
IOL
ha
trasformato
la
prognosi
visiva
post-operatoria,
offrendo
una
correzione
duratura
senza
necessità
di
occhiali
pesanti.
intravitreali
somministrano
farmaci
anti-VEGF
(ad
es.
ranibizumab,
bevacizumab,
aflibercept)
o
corticosteroidi
per
condizioni
come
degenerazione
maculare
umida,
edema
maculare
diabetico
o
occlusioni
della
vena
retinica.
Gli
impianti
intravitreali
a
rilascio
prolungato,
come
il
dexametasone
implant
(Ozurdex)
o
il
fluocinolone
acetonide
implant
(Iluvien),
forniscono
terapia
continua
per
periodi
estesi.
della
pressione
intraoculare,
cataratta
secondaria,
emorragia
retinica
o
distacco
della
retina.
La
gestione
richiede
condizioni
sterili,
anestesia
locale,
e
follow-up
stretto
con
esami
del
fondo
oculare
e
imaging
come
OCT.
cataratta.
L’affinamento
delle
terapie
intraoculari
ha
migliorato
significativamente
la
prognosi
di
molte
malattie
retiniche
e
condizioni
vitreoretiniche.