esasperazione

Esasperazione è un sostantivo femminile che indica uno stato di irritazione estrema o di frustrazione intensa, spesso accompagnato da una perdita di pazienza. Può riferirsi sia a stati emotivi interni sia a reazioni comportamentali visibili.

Il verbo corrispondente è esasperare; l’aggettivo è esasperante, mentre il participio passato è esasperato/a. L’espressione esasperazione deriva dal latino exasperare, da ex- “fuori” e asper “aspro, irritante”, con l’aggiunta del suffisso -azione per formare il sostantivo.

L’uso comune riguarda descrizioni di condizioni o situazioni ripetitive o prolungate che generano irritazione (ad esempio attese lunghe, ostacoli continui) o stati d’animo intensi. In contesti letterari o giornalistici può servire a evidenziare la tensione crescente: “la situazione è giunta all’esasperazione del pubblico”.

Distinguere l’esasperazione dalla frustrazione è utile: la prima tende a essere più intensa, spesso accompagnata da una sensazione di perdita di controllo o da una reazione molto marcata; la seconda è più generale e meno acuta. Non è un termine clinico, ma è comunemente impiegato per descrivere stati emotivi in contesti quotidiani, narrativi e mediatici.

Voci correlate: irritazione, frustrazione, rabbia; forme affini includono esasperante/esasperato e l’aggettivo esasperante per descrivere situazioni.