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elettroconvulsivoterapia

L'elettroconvulsivoterapia (ECT) è una procedura medica che induce una convulsione controllata mediante stimolazione elettrica del cervello, eseguita sotto anestesia generale con rilassanti muscolari. Viene principalmente impiegata in psichiatria per condizioni severe che richiedono un rapido miglioramento dei sintomi.

Storia e tecnica: sviluppata negli anni '30 da Cerletti e Bini, l'ECT moderno usa impulsi ultrabrevi e

Indicazioni principali: depressione maggiore grave o psicotica, depressione resistente ad antidepressivi, episodi maniacali, catatonia e situazioni

Efficacia e sicurezza: l'ECT è generalmente efficace, con tassi di risposta elevati per la depressione grave,

Approccio e follow-up: in alcuni casi è prevista una terapia di mantenimento o sessioni di rientro per

può
impiegare
posizioni
degli
elettrodi
bilaterale
o
unilaterale.
Il
trattamento
tipico
prevede
sedute
da
6-12,
due
o
tre
volte
a
settimana.
Si
esegue
in
anestesia
generale
e
con
succinilcolina
o
altro
rilassante
muscolare;
l'attivazione
genera
una
convulsione
generalizzata.
cliniche
in
cui
è
necessario
un
rapido
recupero
funzionale.
Può
essere
considerata
anche
in
gravidanza
in
casi
selezionati.
L'efficacia
varia,
ma
è
spesso
associata
a
rapidi
benefici
sintomatici.
spesso
più
rapidi
rispetto
alle
terapie
farmacologiche.
Gli
effetti
collaterali
comuni
includono
confusione
transitoria
e
perdita
di
memoria
temporanea,
soprattutto
per
gli
eventi
recenti;
mal
di
testa
e
affaticamento.
Rischi
seri
sono
rari
e
si
considerano
controindicazioni
relative
o
situazioni
cliniche
complesse;
la
procedura
richiede
monitoraggio
medico
e
anestesiologico.
prevenire
recidive,
con
integrazione
di
farmaci
o
di
altre
terapie
non
farmacologiche.
L'ECT
è
disciplinata
da
linee
guida
etiche
e
cliniche
e
va
eseguita
in
centri
specializzati
con
consenso
informato.