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colpevolezza

Colpevolezza è un termine del diritto penale italiano che indica l elemento soggettivo della responsabilità penale, cioè la quantità di “colpa” attribuibile all’agente per l’illecito commesso. In pratica, la colpevolezza riguarda lo stato mentale dell’autore al momento del fatto e la sua capacità di comprendere la illiceità dell’azione e di evitare il risultato.

Solitamente la colpevolezza si distingue in due modalità principali: dolo e colpa. Il dolo indica l’intenzione

La colpevolezza presuppone l’imputabilità, cioè la capacità dell’individuo di comprendere la propria condotta e di volerne

Nei testi normativi italiani la colpevolezza è legata al principio che la punibilità spetta al soggetto colpevole.

Etimologicamente, colpevolezza deriva da colpa, ovvero mancanza o difetto, con l’aggiunta del suffisso che indica qualità

di
commettere
il
fatto
o,
almeno,
l’accettazione
consapevole
del
rischio
che
ne
deriva;
la
colpa,
invece,
si
riferisce
a
una
condotta
imprudente,
negligente
o
imperita,
in
cui
l’autore
non
intende
il
risultato
ma
lo
provoca
a
causa
di
una
mancanza
di
diligenza
o
attenzione.
Alcuni
ambiti
giuridici
trattano
il
dolo
eventuale
come
forma
di
dolo
ancora
legata
alla
colpevolezza,
in
quanto
l’autore
accetta
il
rischio.
la
conseguenza.
In
mancanza
di
imputabilità,
come
nel
caso
di
minori
non
emancipati
o
di
soggetti
affetti
da
infermità
mentale,
la
responsabilità
penale
può
non
essere
attribuibile.
Oltre
all’imputabilità,
possono
influire
circostanze
esimenti
o
cause
di
non
imputabilità,
che
possono
escludere
la
colpevolezza
pur
in
presenza
di
fatto
illecito.
L’analisi
della
colpevolezza
orienta
la
qualificazione
del
reato,
la
determinazione
della
pena
e
l’applicazione
delle
cause
di
esclusione
o
attenuazione
della
responsabilità.
o
stato.