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chiarificazione

Chiarificazione, dal verbo chiarire, indica l'atto o il processo di rendere chiaro qualcosa, eliminando ambiguità, equivoci o incertezze. Può riguardare contenuti, posizioni, dati o intenzioni. In ambito comunicativo assume la funzione di chiarire un'affermazione, una decisione o un fatto, riducendo il margine di interpretazione errata. La chiarificazione può aggiungere precisione senza introdurre nuova evidenza, sebbene talvolta comporti l'inserimento di ulteriori dettagli o esempi per facilitare la comprensione.

Usi comuni: nella comunicazione pubblica e nei media, un'organizzazione rilascia una chiarificazione in risposta a errori,

Procedura tipica: identificare l'ambiguità o l'elemento non chiaro; redigere una spiegazione precisa e verificabile; presentare dati

Note: la chiarificazione può aumentare la trasparenza e la fiducia, ma va usata con cautela per evitare

fraintendimenti
o
polemiche;
nel
diritto
e
nell'amministrazione
è
frequente
come
fase
di
interpretazione
o
spiegazione
di
norme;
nelle
aziende
è
usata
per
dichiarare
posizioni,
politiche
o
dati;
nel
giornalismo
di
approfondimento
serve
a
correggere
o
specificare
informazioni
precedenti.
o
esempi;
verificare
che
la
comprensione
sia
coerente
con
le
informazioni
disponibili.
Può
accompagnarsi
a
una
nota
di
chiarimento,
a
una
rettifica
o
a
una
spiegazione
integrativa;
è
utile
indicare
cosa
è
stato
chiarito
e
perché.
manipolazioni
o
l'uso
eccessivo
di
tecnicismi.
In
contesti
accademici
e
legali,
è
importante
distinguere
tra
chiarificazione
e
riformulazione
di
fatti
o
teorie.